Vicinanza ai nostri Sindaci
È una crisi senza precedenti. In queste ore tifiamo per i nostri Sindaci che con la consueta abnegazione sono, ora più che mai, il primo presidio sul territorio e baluardo per la speranza di tutto il Paese.
È una crisi senza precedenti.
Non ci sono esperienze, almeno in epoca moderna, con cui ci si possa confrontare per trovare risposte ai tanti interrogativi che hanno preso il sopravvento sulle certezze della nostra quotidianità.
A rischio è la salute di ciascuno di noi, forse il "bene comune" più prezioso ma, allo stesso tempo, il "diritto" che più di ogni altro non può prescindere da precisi doveri di attenzione e cura che è necessario svolgere nei confronti degli altri cittadini.
Più che la paura, con il contagio (i cui numeri, in questi giorni, sono impietosi) sembra diffondersi lo “spaesamento”, una perdita d'identità che, forse, è ancor più forte per chi vive nei borghi.
Le piccole comunità, improvvisamente, prendono atto della propria fragilità e devono fare i conti con ciò che, fino ad oggi, hanno creduto potesse essere la propria forza: la vicinanza e la prossimità. L'invito delle istituzioni è, invece, ad una pratica di coesione a “contatto” zero, dove è la distanza a evitare pericoli e per la quale le relazioni devono essere allentate al fine di sconfiggere il virus.
Raccomandazioni a cui rispondere con grande compattezza e senso di responsabilità. L'appello è a rispettarle con convinzione e ad adottarle ovunque con determinazione.
In queste ore, tifiamo per i nostri Sindaci che con la consueta abnegazione, la forza che deriva dalla scelta di servizio che hanno compiuto assumendo il mandato istituzionale e la passione civica che profondono nel proprio agire sono, ora più che mai, il primo presidio sul territorio e baluardo per la speranza di tutto il Paese.