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Piccoli Comuni: approvato disegno di legge alla Camera

29.09.16

È stato approvato all’unanimità mercoledì 28 settembre 2016 il disegno di legge che si propone di tutelare e aiutare nello sviluppo i piccoli Comuni italiani.

Il disegno di legge, che comprende le "Misure per il sostegno e la valorizzazione dei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e dei territori montani e rurali, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici" passa ora all’analisi del Senato ma questo primo passaggio, l’approvazione alla Camera dei Deputati, segna già un momento di grande importanza, il punto di partenza per mettere al centro finalmente i piccoli paesi e le loro comunità.

Non va infatti dimenticato che negli oltre 5.500 piccoli Comuni – ovvero nei paesi con popolazione sino ai 5.000 abitanti – vivono complessivamente oltre 10 milioni di italiani; non si tratta di territori “minori”, come spesso erroneamente vengono definiti, ma di aree con grandi potenzialità che hanno però bisogno di strutture e servizi per poter concretizzare le loro potenzialità in un’ottica di qualità e sostenibilità – ambientale, sociale ed economica.

L’approvazione del disegno di legge rappresenta in questo senso un passo necessario, che i piccoli Comuni aspettavano da tanto.

Le principali misure che il disegno di legge sui piccoli Comuni contiene sono le seguenti:

  • l’istituzione di centri multifunzionali per la fornitura di servizi in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e sicurezza;
  • lo stanziamento di 10 milioni di euro per il 2017 e 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023, destinati a finanziare interventi in tutela dell'ambiente e dei beni culturali, mitigazione del rischio idrogeologico, messa in sicurezza delle scuole, l’acquisizione delle case cantoniere e ferrovie disabitate per realizzare circuiti turistici e promuovere la vendita di prodotti locali;
  • il riconoscimento ai piccoli Comuni della funzione di sviluppo socio-economico del loro territorio, da esercitarsi obbligatoriamente in forma associata attraverso le Unioni di Comuni e le Unioni montane di Comuni;
  • la semplificazione e l’accesso a norme che consentono la diffusione della banda ultralarga nelle aree cosiddette a fallimento di mercato;
  • la possibilità di realizzare, anche in forma associata e d’intesa con la Regione, iniziative per sviluppare l’offerta complessiva dei servizi postali congiuntamente ad altri servizi in specifici ambiti territoriali, attraverso la rete capillare degli uffici postali;
  • il consumo e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta a chilometro utile;
  • agevolazioni nella rete dei trasporti delle aree rurali e montane;
  • il recupero e riqualificazione dei centri storici secondo una logica di efficientamento energetico e di antisismica.

Si tratta ovviamente di un passo di grande importanza per tutta la rete dei Borghi Autentici d’Italia, rete che si compone per la maggiore parte proprio di quei piccoli Comuni protagonisti del disegno di legge: la necessità di arrivare a questa legge è infatti un argomento già affrontato in più occasioni dall’Associazione, che nel suo Manifesto mette in evidenza come le aree interne devono diventare le vere “protagoniste della ripartenza”.

Scarica la proposta di legge sui piccoli Comuni approvata.