Il programma di mandato del candidato alla Presidenza Anci Ivan Stomeo
Ivan Stomeo, Presidente di Borghi Autentici d’Italia, è uno dei candidati alla Presidenza Anci: sostenuto dalle associazioni Borghi Autentici d’Italia, Comuni Virtuosi e Recosol, ha presentato il suo programma di mandato.
Nella lettera aperta con la quale ha annunciato questa candidatura, Stomeo ha dichiarato:
Ho deciso di accettare questa nuova sfida per continuare il mio lavoro in rappresentanza delle piccole comunità, insieme proviamo a spostare l’attenzione e con essa l’ordine delle priorità, dal centro alle aree interne, dal grande al piccolo, dalla velocità degli annunci alla pazienza della costruzione quotidiana delle azioni amministrative.
Si tratta dunque di un importante passo pensato per tutelare e valorizzare le piccole comunità, i piccoli borghi, soprattutto delle zone interne che rischiano lo spopolamento e l’abbandono ma che rappresentano invece una grande potenzialità per il nostro paese.
Tra le parole che introducono e definiscono il programma di mandato di Ivan Stomeo, il focus si concentra su quattro concetti principali: costruire, ottimizzare, immaginare e governare. Al centro del programma, dunque, un impegno concreto che parte dalle buone prassi che si riscontrano numerose nei territori interni e nei piccoli paesi, risposte che, come si legge nel Manifesto dei Borghi Autentici d’Italia, caratterizzano “quei territori e quelle comunità che ce la vogliono fare, che non vogliono arrendersi di fronte al declino e alla crisi”.
Nella prospettiva del programma di mandato di Ivan Stomeo, inoltre, governare i territori significa “avere una “visione” di futuro”: al centro di questa visione emerge infatti la centralità di lavorare insieme, aprirsi, evitare che i territori e le comunità si chiudano su se stessi ma incentivare l’apertura, la condivisione, lo scambio.
Protagoniste sono, in questo senso, le persone.
Nei piccoli e medi comuni vi sono esempi virtuosi di compartecipazione alle scelte amministrative che coinvolgono la popolazione e la società locale. Occorre incoraggiarli e diffonderli anche in contesti più ampi e proseguire nella creazione e nel consolidamento del capitale sociale diffuso che sia sempre più inclusivo, informato, competente e che riavvicini anche i giovani, all'impegno diretto per la costruzione di una società più equa, coesa, e solidale.
Queste sono le parole che si leggono nel primo punto del programma di mandato. Le comunità sono fatte da persone e le istituzioni devono lavorare affinché si costituisca una vita sociale nuova basata su una democrazia partecipata che non escluda ma crei rete e collaborazione tra pubblico e privato.
Centrali, inoltre, nel programma di mandato di Ivan Stomeo, la tutela e la valorizzazione del paesaggio e le politiche di riduzione della produzione di rifiuti: l’ambiente non può infatti che essere al centro di una nuova politica, che deve perseguire obiettivi di sostenibilità, resilienza e messa in qualità dei territori.
Inoltre, con forza emerge il concetto di rete: dall’incentivazione della coesione sociale alle reti tra comuni e istituzioni, Ivan Stomeo mette in evidenza come la nuova prospettiva del lavoro Anci a livello nazionale debba innanzitutto partire dal desiderio di lavorare insieme coordinando azioni, interventi e risorse.
Come si legge anche nel Manifesto dei Borghi Autentici d’Italia, “L’Italia, tuttavia, ce la può fare. È semplicemente necessario che venga messa nelle condizioni di poter fare l’Italia: ovvero essere l’Italia delle capacità, della cultura, dell’ospitalità, dell’accoglienza, del rispetto delle diversità; quell’Italia che è così diffusa nelle comunità dei piccoli e medi Comuni”.
Ripartire da qui, dunque, mettendo al centro le comunità e le persone.