Montesegale
Borgo dell’Oltrepo' Pavese, Montesegale sorge nel territorio collinare della provincia di Pavia. I sentieri di Montesegale e delle sue numerose frazioni fanno scoprire le tante piccole particolarità di questo ambiente storico e naturalistico, tra cui alcune sorgenti, e conducono ad un salumificio rinomato in Lombardia e nel mondo.
Il Borgo di Montesegale
La Valle Ardivestra, attraversata dal torrente omonimo e caratterizzata da un territorio ondulato, ospita il borgo di Montesegale. Si tratta di una zona molto importante dal punto di vista paesaggistico e storico.
Il borgo comprende le frazioni e i nuclei abitativi di: Balestrero, Bregni Superiore, Bregni Inferiore, Cà Biotto, Cà Fracce, Camolino, Cà Varni, Case del Molino, Castignoli, Cencerate, Fornace, Frascate, Languzzano, Molino montà, Poggio, Pogiolo, Poggio Rajone, Sanguignano, S. Vittore, San Damiano.
Il terreno fertile di Montesegale ha favorito lo svilupparsi dell’agricoltura collegata soprattutto sulla produzione di foraggi, frumento, granoturco, frutta, vini, salumi e miele.
La Storia
Le prime fonti storiche di Monteségale risalgono all’XI secolo quando il borgo era sotto la signoria del Vescovo di Tortona. Dato come feudo ai Conti Palatini di Lomello, del ramo di Gambarana, rimase sotto la loro signoria fino alla fine del feudalesimo nel 1797.
Annesso alla Francia Napoleonica dal 1801 fino al 1814, a metà del 1800 entrò a far parte della provincia di Pavia.
Da vedere
La vista sul borgo di Montesegale è dominata dal Castello che, dall’alto, si affaccia sulla Valle Ardivestra. Nato come edificio strategico di controllo, tra il 1200 e il 1300 venne dotato di una rocca di difesa. Nel 1415, durante uno scontro tra i Gambarana e i Visconti, il Castello venne espugnato e raso al suolo. Nel corso del ‘600 venne trasformato in una residenza signorile, e i vari proprietari che si susseguirono operarono ulteriori restauri. Attualmente è possibile ammirare la cinta muraria dotata di merlature, una rocca ed una torre probabilmente erette sui resti di costruzioni precedenti e una fossa circostante il Castello. Di proprietà privata, viene aperto al pubblico in occasione di alcuni eventi e, dal 1985, al suo interno è stata allestita una galleria d’arte permanente con opere di Bartolini, Brindisi, Crippa, Gattuso, Schifano e Treccani.
Tra le altre strutture da visitare a Montesegale spiccano gli edifici religiosi. La Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, risalente al XVI secolo, fu restaurata e ampliata nel corso dei secoli. Tra il 1914 e il 1924 venne eretto il campanile sul lato destro della chiesa, in sostituzione di quello vecchio che venne abbattuto perché pericolante. All’interno della chiesa è esposta una tela ad olio del 1925, realizzata da Galloni, raffigurante i santi Cosma e Damiano.
Dedicata alla Natività di Maria Vergine, la Chiesa di Sanguignano fu sede di un’abbazia laicale dei Conti Gambarana dal 1699.
Molto suggestiva la Chiesetta di Zuccarello, piccolissima e interamente costruita in sassi nel 1651, veniva utilizzata dai Monaci Benedettini durante il loro passaggio a Montesegale.
Da gustare
I prodotti tipici di Montesegale si basano prevalentemente sull’economia agricola e pastorale del borgo.
Tra le produzioni più diffuse emergono quella del salame di Varzi D.O.P., insaccato dalle antichissime origini, forse Longobarde, prodotto utilizzando tutti i tagli “magri” del maiale ai quali si aggiunge una percentuale mai superiore al 30% di tagli “grassi”.
Un’altra antichissima ricetta è quella del Pansegale che, arricchito di frutta secca (noci, mandorle, nocciole e fichi secchi) ben si accompagna al salame di Varzi DOP. Il Pansegale è stato individuato come prodotto De. Co. per le sue qualità organolettiche e per la sua antica tradizione, nonché per il suo impasto e l’utilizzo del lievito madre. Proprio grazie a questo riconoscimento Montesegale da anni fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Pane.
Gli altri prodotti De.Co. di Montesegale sono:
- la Trêsa, un pane di pasta dura ottenuto attraverso la lavorazione manuale, lievitazione lenta su assi di legno e cottura in forni di terracotta;
- la Mundiöla, un salume gustoso e delicato, dal colore rosso vivo, attraversato da venature di grasso bianco-rosate, ottimo per essere abbinato a un bonarda vivace dell’Oltrepò;
- il Salàam da cöta un insaccato di suino che si ottiene dalla miscelazione manuale di parti magre e grasse precedentemente macinate, con l’aggiunta di cotenne, sale e spezie;
- la Torta di Montesegale che ha come ingrediente principale la mandorla.
Cosa fare
Uno degli eventi più attesi di Montesegale è la Fiera di San Damiano, la quarta domenica di settembre. Il Castello di Montesegale diventa lo scenario per riproporre la rievocazione storica di spaccati di vita medievale. A seguire vengono organizzati giochi, prove di abilità, esibizioni spettacolari e numerose degustazioni di prodotti locali. Questo appuntamento attira ogni anno un grande numero di visitatori.
La Fiera di San Damiano è molto più che una semplice rievocazione storica è la festa dei Montesegalesi che, rivivendo il passato, hanno sancito forte e chiara la propria identità, e si sono riappropriati di quelle "radici" che sono presupposto fondamentale di ogni comunità.
Sul canovaccio degli avvenimenti principali i prodotti tipici enogastronomici, l'artigianato, le tradizioni, gli antichi mestieri e i prodotti De.co., coinvolgendo il visitatore che diventata al tempo stesso testimone degli eventi e protagonista, confondendosi tra comparse in costume e sbandieratori.
La prima domenica di agosto si tiene la Festa del Borianco presso la fonte omonima. Con la tradizionale asta di prodotti locali, e le degustazioni dei medesimi, si guadagna una somma in denaro da donare in beneficenza alla Chiesa Madonna delle Nevi.
Da giugno a settembre il Castello viene aperto al pubblico in occasione di eventi e manifestazioni. Il calendario degli eventi viene pubblicato sul sito web del Comune.
Per gli amanti dello sport, il 25 aprile viene organizzata la Gara interregionale 70 Mt Olimpic Round di Tiro con l’arco a cui sono ammesse tutte le categorie ad esclusione dei giovanissimi.
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