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Sabato
15.07
Piemonte
Saluzzo

"Il nostro viaggio, il nostro esilio" in scena a Saluzzo

Nel borgo autentico di Saluzzo, il 15 luglio, andrà in scena lo spettacolo "ll nostro viaggio, il nostro esilio", come momento inaugurale del viaggio sui passi dei valdesi esiliati dal Piemonte nel 1687, con protagonisti cinque giovani della chiesa valdese di Pinerolo.

Sabato 15 luglio, alle ore 16.00, presso la Castiglia di Saluzzo, il Gruppo giovani della chiesa valdese di Pinerolo, metterà in scena lo spettacolo “Il nostro viaggio, il nostro esilio”.

Questo spettacolo composto da letture e musiche è stato pensato per introdurre il viaggio che, con partenza il 21 luglio alle 9 dal piazzale di fronte alla Castiglia, vedrà il Gruppo (Daniele, Giacomo, Federico, Anna e Chiara) percorrere in 15 giorni a piedi, sul tracciato delle “Strade dell’esilio dei valdesi”, i 350 chilometri che separano Saluzzo da Ginevra.

 

La scelta della location non è casuale, dato che la Castiglia di Saluzzo è stata una delle 14 prigioni in cui, nel 1686 furono rinchiusi 12.000 valdesi e da dove nove mesi dopo, nel 1687, i 3000 superstiti partirono verso l’esilio nei paesi protestanti del nord Europa; andando da Saluzzo a Ginevra.

 

Lo spettacolo, che racconta quel periodo storico, vede come protagonista uno dei prigionieri giunti a Saluzzo che, proprio durante il periodo di prigionia, fa conoscenza di una Ragazza dal Nastro Giallo, con la quale stabilirà un forte legame, spezzato dalla partenza verso la Svizzera. Nel momento in cui il duca di Savoia decide per l’esilio dei Valdesi verso i paesi protestanti, il giovane si trova preda di un futuro incerto e, durante tutto il cammino, tenta di ritrovare quel punto fermo che aveva riconosciuto nella Ragazza, ma che gli è stato portato via e che, anche una volta arrivato a Ginevra continua a essere per lui motivo di nostalgia e malinconia, con la consapevolezza di non poter tornare indietro.

 

Lo spettacolo diverrà "compagno" e "testimone" dei giovani in viaggio, perché andrà in replica in alcuni altri luoghi del percorso, come Scalenghe, Novalesa, Ginevra; tappe, queste, delle strade di valdesi e degli ugonotti che dal 2013 è uno degli Itinerari culturali europei riconosciuti dal Consiglio d’Europa (al pari ad esempio della via Francigena, di Santiago de Compostela, delle vie di Mozart, della via dei Fenici. 

 

Questo percorso di 1.800 chilometri, racconta dell’esilio a cui furono costretti i Riformati francesi e i valdesi, ma anche dell’accoglienza, della solidarietà e delle strategie messe in campo all’epoca in Svizzera e in Germania per garantire i diritti a quelle persone costrette all’esilio per motivi di religione.

 

Ecco perché lo spettacolo e il viaggio vorrebbero stimolare la riflessione sulla memoria, ma anche su temi attualissimi come le migrazioni, la conseguente alienazione e i diritti delle persone, passando per la solidarietà e il mutuo aiuto.

 

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